C1 Piero Chiara, uno scrittore di frontiera

Nella geografia letteraria del celebre scrittore di Luino, il lago rappresenta un luogo fisico che separa due terre ma allo stesso tempo è il punto focale che collega l’Italia alla Svizzera. E’ proprio da quel mondo “liquido” che spuntano spesso i suoi personaggi: figure bizzarre e storie di confine, avventurieri ai margini di due mondi che si attraggono e si rassomigliano. Quale rapporto lega dunque Piero Chiara alla Svizzera? Quanto ha contribuito l’esperienza elvetica nella formazione del giovane scrittore? Nato nel 1913, in una terra di emigranti ticinesi, tra doganieri e contrabbandieri, industriali e ferrovieri, consegna vent’anni dopo l’esperienza del suo internamento (nel campo di Lugano e di Loverciano) alle pagine del suo Diario Svizzero. A Lugano e nei Grigioni intanto nascono i suoi primi contatti editoriali, a Poschiavo pubblica il suo primo libro di poesie, rivelandosi in questo modo come l’autore più elvetico di tutta la letteratura italiana.

Lettura e discussione in classe del Diario svizzero di Piero Chiara e dei suoi racconti più rappresentativi.

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